La divisione dell’eredità di una casa segue le norme generali sulla successione previste dal Codice Civile italiano. In particolare, il processo di divisione può essere suddiviso nelle seguenti fasi:
- Determinazione delle quote ereditarie: La casa, come parte dell’eredità, deve essere divisa secondo le quote spettanti a ciascun erede. Le quote vengono stabilite in base alla legge (successione legittima) o in base alle disposizioni testamentarie, se presenti (successione testamentaria). Gli articoli 456 e seguenti del Codice Civile regolano la successione.
- Accordo tra gli eredi: Se gli eredi sono d’accordo, possono procedere con una divisione consensuale, che può avvenire anche tramite un atto notarile in cui si stabilisce a chi verrà assegnata la proprietà della casa o come sarà suddiviso il valore della stessa.
- Divisione giudiziale: Se non c’è accordo tra gli eredi, uno di essi può richiedere la divisione giudiziale della casa. Questo avviene tramite un processo davanti al giudice, come previsto dall’articolo 713 del Codice Civile. Il giudice può decidere di attribuire la casa a uno degli eredi, compensando gli altri con conguagli in denaro, oppure può disporre la vendita della casa e la successiva ripartizione del ricavato tra gli eredi.
- Diritto di prelazione: Nel caso in cui uno degli eredi sia già comproprietario della casa, egli ha il diritto di prelazione, ovvero la possibilità di acquistare le quote degli altri eredi prima che queste siano vendute a terzi (art. 732 c.c.).
Quindi, la divisione dell’eredità di una casa può essere complessa e richiede attenzione alla normativa specifica e alle eventuali volontà testamentarie del defunto.
foto@pixabay