La pandemia di coronavirus ha cambiato radicalmente le nostre abitudini quotidiane, portando molte attività online: dalle lezioni scolastiche alle visite mediche, passando per il lavoro da remoto e l’intrattenimento domestico. Con milioni di persone collegate contemporaneamente, l’infrastruttura di Internet è stata messa alla prova, sollevando la domanda: Internet è a rischio di collasso?
L’Aumento della Domanda
Operatori globali come Vodafone, presente in oltre 65 paesi, hanno segnalato un incremento del traffico dati fino al 50% in alcuni mercati. Anche piattaforme collaborative come Microsoft Teams e Zoom hanno faticato a soddisfare la domanda crescente. Tuttavia, nonostante il picco di utilizzo, gli esperti assicurano che il rischio di un crollo completo di Internet è minimo.
Perché Internet Regge
Molti dei nuovi accessi a Internet provengono da persone che lavorano da casa invece che dall’ufficio. Di conseguenza, il numero totale di utenti non è aumentato significativamente, ma si è spostata la distribuzione del traffico. Questo ha spinto alcuni fornitori di servizi Internet (ISP) a dichiarare che la capacità delle reti è sufficiente a gestire l’aumento della domanda.
Tuttavia, il vero problema non è la capacità globale delle reti, ma la possibilità di picchi improvvisi di domanda, che possono temporaneamente sopraffare i servizi, in particolare quelli mobili.
L’Impatto sulle Reti Mobili e Fisse
A gennaio, i dati hanno mostrato che la velocità di download delle reti mobili è diminuita in diversi paesi asiatici, mentre le connessioni a banda larga fissa hanno resistito meglio. Questo mette in evidenza le differenze tra le due infrastrutture: le reti mobili sono più vulnerabili a improvvisi afflussi di utenti, mentre la banda larga fissa ha una maggiore stabilità.
Misure Adottate per Mitigare il Problema
La Commissione Europea ha esortato tutti — piattaforme di streaming, operatori di telecomunicazioni e utenti — a contribuire al funzionamento stabile di Internet. Tra le azioni più significative:
- Riduzione della qualità dello streaming: Netflix ha abbassato la qualità dei suoi contenuti in Europa, riducendo il carico sulle reti di circa il 25%.
- Aumento della capacità: Vodafone ha implementato soluzioni aggiuntive per ospedali e dottori nel Regno Unito.
- Accesso gratuito a hotspot WiFi: Comcast negli Stati Uniti ha reso gratuiti i suoi hotspot per clienti e non clienti, eliminando anche limiti di dati e penalità per ritardi nei pagamenti.
Le Difficoltà nei Paesi in Via di Sviluppo
In molte regioni del mondo, specialmente nei paesi in via di sviluppo, l’infrastruttura di rete non è adeguata per gestire un aumento significativo della domanda. Molte reti mobili utilizzano ancora tecnologie 2G obsolete e l’accesso a connessioni cablate o wireless è spesso limitato. In queste aree, lavorare da casa o partecipare ad attività online rimane un’opzione difficile da realizzare.
Conclusione
Sebbene l’aumento dell’uso di Internet durante la pandemia abbia creato pressioni sulle reti, un collasso globale è improbabile grazie alla robustezza dell’infrastruttura esistente e alle misure adottate dagli operatori. Tuttavia, la situazione evidenzia disparità significative tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, dove il divario digitale continua a limitare l’accesso alle opportunità online.
Con il progredire della tecnologia e l’implementazione di soluzioni come il 5G, il futuro della connettività globale sarà sempre più resiliente e inclusivo.