La posizione in cui ci si siede può influenzare significativamente la misurazione della pressione sanguigna. Quando una persona si siede, la pressione sanguigna può essere più alta a causa di muscoli tesi e non rilassati, livelli di stress elevati, ormoni dello stress che restringono i vasi sanguigni e aumentano la frequenza cardiaca, e il corpo potrebbe non essere nella posizione raccomandata.
Diversi studi hanno evidenziato differenze sostanziali nelle misurazioni della pressione sanguigna in base alla postura. La misurazione della pressione in posizione supina (sdraiata) tende a mostrare letture più basse rispetto alla posizione seduta. Gli operatori sanitari dovrebbero considerare come fattori come l’età, l’indice di massa corporea (BMI) e il diabete possono influenzare queste differenze. Ad esempio, si è osservato che, rispetto alla posizione supina, la pressione sistolica misurata nelle posizioni di Fowler e seduta diminuiva rispettivamente di 1,1 e 2,0 mmHg, mentre la pressione diastolica aumentava di 1,8 e 2,9 mmHg.
Nonostante queste variazioni, la posizione seduta è spesso preferita per la misurazione della pressione sanguigna. La maggior parte dei dati che associano l’ipertensione a risultati cardiovascolari negativi e il trattamento dell’ipertensione con risultati migliorati proviene da studi in cui la pressione sanguigna è stata misurata, secondo protocollo, in posizione seduta. Harvard Health raccomanda che la posizione migliore per misurare la pressione sanguigna sia seduti su una sedia con i piedi a terra e il braccio supportato in modo che il gomito sia all’incirca al livello del cuore. È importante mantenere questa posizione per tutta la durata della misurazione.
In sintesi, la posizione seduta è considerata la migliore per una misurazione accurata della pressione sanguigna, sebbene la pressione possa variare a seconda della postura. Questo suggerisce l’importanza di standardizzare la posizione durante la misurazione per ottenere risultati affidabili.
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