Il metabolismo lento, o ridotto, è una condizione in cui il corpo utilizza meno energia di quanto sarebbe normale, influenzando diversi aspetti della salute e del benessere. Il metabolismo basale, che costituisce quasi il 70% della spesa energetica quotidiana, è influenzato da diversi fattori, tra cui alimentazione, attività fisica, clima, composizione corporea, dimensioni corporee, età, genetica, gravidanza, livelli ormonali, sesso e stile di vita. Ad esempio, in condizioni di digiuno, il metabolismo può rallentare fino al 20%, mentre l’attività fisica può mantenerlo elevato anche dopo lo sforzo.
Il metabolismo basale è definito come la quantità minima di energia necessaria all’organismo per l’espletamento delle pure funzioni vegetative in un arco di 24 ore, in condizioni di assoluto riposo psichico e fisico, a temperatura ambiente e a digiuno rigoroso da 12 ore. Il fabbisogno calorico quotidiano dipende da tre componenti: il metabolismo basale, la termogenesi indotta dagli alimenti e l’attività fisica.
Contrariamente a quanto comunemente creduto, la lentezza del metabolismo raramente è la causa principale del sovrappeso. Piuttosto, il sovrappeso tende a ridurre ulteriormente il metabolismo. Spesso le diete troppo restrittive possono rallentare il metabolismo, rendendo la perdita di peso ancora più difficile e portando a un ciclo di diete inefficaci e frustrazione.
Per stimolare il metabolismo, è consigliato aumentare la massa magra attraverso l’esercizio fisico, in quanto questo stimola le attività metaboliche e aiuta a bruciare più calorie. La massa muscolare, essendo metabolicamente attiva, ha richieste energetiche diverse dal tessuto adiposo. Pertanto, esercizi fisici che aumentano la frequenza cardiaca, come corsa, nuoto, ciclismo, e esercizi con i pesi, sono particolarmente utili.
Inoltre, alcuni fitoterapici possono essere utili per accelerare il metabolismo. Tra questi ci sono l’arancio amaro, che stimola la termogenesi e riduce l’appetito; il guaranà, che aiuta a liberare gli acidi grassi dalle riserve di grasso corporeo; il salice bianco, che agisce come inibitore delle prostaglandine; la Garcinia cambogia, che riduce l’appetito e aumenta il metabolismo; il guggul, che ha un’azione ipolipemizzante e stimola la tiroide; il coleus, che ha capacità lipolitiche; il pepe nero, che stimola la termogenesi; e le vitamine del gruppo B, che hanno proprietà energizzanti e detossinanti.
In conclusione, il metabolismo lento può essere influenzato da molti fattori, e la sua gestione richiede un approccio olistico che include una dieta bilanciata, esercizio fisico e, se necessario, l’uso di integratori naturali. È sempre consigliato consultare un professionista della salute prima di intraprendere qualsiasi cambiamento significativo nella dieta o nello stile di vita.
Foto@Pixabay