L’orzaiolo è determinato dallo stafilococco aureus e si configura come un’infezione batterica che interessa le ghiandole delle palpebre. E’ molto fastidioso e dolente, ma solitamente il problema tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Tuttavia può accadere che in alcuni casi compaiono periodicamente. Quindi per evitare di incorrere spesso a questo fastidio, è necessario attuare delle strategie apposite:
- lavarsi spesso le mani prima che si tocchino le palpebre
- cercare di eliminare il grasso che tende ad accumularsi sui bordi
- è necessario tenere sotto controllo l’anemia, disturbi della tiroide, il diabete
La prevenzione è fondamentale per badare alla propria salute. Mettendo in atto questi piccoli accorgimenti, sicuramente è possibile prevenire la comparsa dell’orzaiolo.
Ma che ruolo ha l’alimentazione?
L’alimentazione può giocare un ruolo fondamentale per combattere l’orzaiolo. Se da un lato è necessario portare avanti una dieta ricca di vitamine, dando spazio ad esempio agli agrumi, al cavolo, alle carote, agli spinaci, alle uova, ai cereali integrali, dall’altro lato invece è consigliabile evitare di mangiare la carne rossa, le melanzane, i pomodori, lo zucchero, gli insaccati, il latte. No anche a pietanze fritte e a cibi confezionati.
Inoltre ricorrendo alla fitoterapia i benefici che si possono trarre possono essere diversi:
Le proprietà della bardana sono ottime in quanto rafforzano il sistema immunitario e al contempo stesso purificano il sangue. Basta bere tre tazze al giorno di questo infuso. Il risultato? E’ eccellente….
Per far maturare l’orzaiolo, basta miscelare in un cucchiaio acqua tiepida bollita e qualche goccia di olio extravergine d’oliva. Dopo aver imbevuto un bastoncino di cotone con la soluzione sopra descritta, ungere delicatamente l’orzaiolo, avendo l’accortezza di non fare entrare l’emulsione nell’occhio. Finita questa procedura chiudere la palpebra e riposare per qualche minuto.
Da sapere_
- utilizzare asciugamani diversi in maniera tale da evitare di infettare familiari
- cercare di non strizzare l’orzaiolo
- per gli impacchi è fondamentale utilizzare soltanto garze sterili e acqua bollita
- se i sintomi si aggravano o non migliorano nel giro di quattro giorni consultare il proprio medico di fiducia