L’era digitale, con l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa, ha portato a una nuova sfida per consumatori e aziende: la proliferazione delle recensioni false. Grazie a strumenti come ChatGPT, creare recensioni dettagliate e apparentemente autentiche è diventato più semplice che mai, spingendo ricercatori e gruppi di controllo a trovare modi per identificare e contrastare questo fenomeno.
Un problema vecchio, ma in evoluzione
Le recensioni false non sono una novità. Da tempo infestano piattaforme come Amazon e Yelp, spesso orchestrate tramite accordi tra broker di recensioni e aziende disposte a pagare per migliorare la propria reputazione online. Alcune aziende incentivano i clienti a lasciare feedback positivi in cambio di buoni regalo o sconti, contribuendo a inquinare il panorama delle recensioni autentiche.
Con l’avvento di strumenti di intelligenza artificiale generativa, il problema ha raggiunto un nuovo livello. Questi strumenti consentono di produrre recensioni in grandi quantità e con un livello di dettaglio elevato, rendendo più difficile per i consumatori distinguere il vero dal falso.
L’impatto delle recensioni false
Secondo The Transparency Company, che utilizza software per rilevare recensioni contraffatte, l’uso dell’intelligenza artificiale per generare feedback è aumentato esponenzialmente dal 2023. In un’analisi di 73 milioni di recensioni in settori come servizi domestici, legali e medici, quasi il 14% è risultato probabilmente falso, con circa 2,3 milioni di recensioni sospettate di essere interamente o parzialmente generate dall’IA.
Questa pratica non solo inganna i consumatori, ma può anche causare danni significativi a competitor onesti e influenzare negativamente le scelte d’acquisto, soprattutto durante periodi cruciali come le festività natalizie.
Settori colpiti e tecniche ingannevoli
Le recensioni false non si limitano a un settore specifico. Sono diffuse in e-commerce, ristoranti, hotel, servizi medici e persino app per smartphone e smart TV. Secondo DoubleVerify, alcune recensioni generate dall’IA sono utilizzate per spingere i consumatori a scaricare app dannose, in grado di pubblicare annunci o compromettere la sicurezza dei dispositivi.
Un esempio è il caso della piattaforma Rytr, accusata dalla Federal Trade Commission (FTC) di facilitare la creazione di recensioni fraudolente per varie attività commerciali. Nonostante la FTC abbia introdotto regole per vietare la compravendita di recensioni false, queste rimangono un problema diffuso.
Come individuare le recensioni false
Riconoscere una recensione generata dall’IA o contraffatta può essere complicato, ma ci sono segnali a cui prestare attenzione:
- Tono eccessivamente entusiasta o negativo: Le recensioni troppo positive o critiche possono essere sospette.
- Ripetizioni e gergo tecnico: La menzione ripetitiva di nomi completi o numeri di modello di un prodotto è un possibile indizio.
- Struttura e lunghezza: Le recensioni create dall’IA tendono ad essere più lunghe, ben strutturate e ricche di descrizioni generiche.
- Cliché linguistici: Frasi come “la prima cosa che mi ha colpito” o “è stato un punto di svolta” sono segnali comuni.
Secondo Balázs Kovács, professore di comportamento organizzativo a Yale, anche gli strumenti di rilevamento IA possono avere difficoltà con testi brevi, che sono tipici delle recensioni online.
La risposta delle piattaforme
Molte piattaforme stanno adottando misure per affrontare il problema. Amazon e Trustpilot consentono l’uso dell’intelligenza artificiale per scrivere recensioni, purché basate su esperienze reali, mentre Yelp mantiene una politica più rigorosa, richiedendo che i contenuti siano scritti direttamente dagli utenti.
Inoltre, aziende tecnologiche come Amazon, Yelp e Google hanno intentato cause legali contro broker di recensioni false, sostenendo di aver bloccato milioni di contenuti sospetti. Tuttavia, gli esperti ritengono che ci sia ancora molto da fare. Kay Dean, di Fake Review Watch, sottolinea che individui senza strumenti automatizzati possono comunque identificare facilmente centinaia di recensioni false.
Collaborazione per un web più trasparente
La Coalition for Trusted Reviews, un’alleanza tra aziende come Amazon, Trustpilot e Tripadvisor, sta sviluppando standard condivisi e sistemi avanzati di rilevamento per proteggere i consumatori e mantenere l’integrità delle recensioni online. Questa tecnologia non solo combatte le truffe, ma rappresenta anche un’opportunità per garantire contenuti più affidabili.
Conclusione
Le recensioni online restano una risorsa fondamentale per i consumatori, ma l’aumento delle recensioni false richiede un approccio più attento e consapevole. Con il supporto di tecnologie avanzate e una maggiore collaborazione tra piattaforme, c’è speranza che si possano contrastare efficacemente le frodi e garantire un’esperienza d’acquisto più sicura per tutti.