Hanno nomi poco comuni nelle nostre tavole, ma rappresentano dei frutti fondamentali per il nostro benessere nutrizionale. Di cosa parliamo? E perché varrebbe la pena cercare di concentrare un po’ di spesa su di essi, rendendoli dei protagonisti dei nostri pranzi?
Ad occuparsi dei benefici dei frutti di cui vi parleremo a breve è stato, qualche settimana fa, il magazine StarBene. Che, a proposito di benefit, ha individuato il corniolo tra i preferiti: frutto rosso che cresce a grappoli, proprio come le ciliegie, ha un sapore delizioso e contiene grandi quantità di vitamina C. Come confermato da Stefania Luccarini, naturopata specializzata in alimentazione naturale, “oltre a tutti gli effetti antinfiammatori della vitamina ha anche una leggera proprietà astringente. In passato, il succo e la polpa venivano usati per preparare infusi e decotti dalle proprietà antifebbrili. In cucina, oggi si utilizzano soprattutto per marmellate, gelatine e per aromatizzare liquori”.
Altro frutto da riscoprire è la giuggiola, chiamata anche dattero cinese. Marrone e grande poco più di un’oliva, ha un sapore che ricorda quello delle mele ed è utile, ricorda la naturopata, per combattere raucedine, bronchiti e raffreddori. “È una valida alleata contro stati di ansia, depressione e nervosismo” – commenta ancora – “Si mangia così com’è, ma si presta anche alla preparazione di marmellate, sciroppi e liquori”.
Ancora, val la pena di valutare l’introduzione dell’uva spina, ricca di polifenoli, disintossicante e antiossidante. “E utile per riequilibrare la flora batterica intestinale e tenere sotto controllo il colesterolo grazie alla presenza di pectine. È anche dissetante e stimola la digestione” – dice l’esperta.
Infine, via libera all’alchechengi, bacca arancione un po’ acidula che appartiene alla stessa famiglia di pomodori e patate, ricchissima di vitamina C, ferro, niacina, tannini. Ed è indicata per prevenire artriti, gotta e problemi urinari.