La separazione tra coniugi porta con sé una serie di cambiamenti notevoli nella vita di una coppia. Un tema delicato ed essenziale da affrontare in questa circostanza è comprendere cosa spetti alla moglie che non lavora. Analizziamo quindi, con cura e attenzione, gli aspetti legislativi e moralili che entrano in gioco in questi casi.
Cosa prevede la legge italiana
Prima di tutto, è fondamentale conoscere cosa prevede la normativa italiana in merito. Secondo quanto stabilito dall’articolo 156 del Codice Civile Italiano, nel caso di separazione, è diritto del coniuge che non ha un reddito autonomo, ricevere un assegno di mantenimento dall’altro coniuge. Esploriamo dunque i dettagli.
L’assegno di mantenimento
L’assegno di mantenimento mira a garantire a entrambi i coniugi una condizione di vita simile a quella goduta durante il matrimonio. Questa cifra viene determinata tenendo in considerazione vari fattori, tra cui:
- Le esigenze del coniuge richiedente: valutate in base al tenore di vita mantenuto durante il matrimonio.
- Le capacità lavorative del coniuge richiedente: se pur non lavorando attualmente, ha la possibilità di trovare un impiego in futuro.
- La situazione economica del coniuge obbligato al pagamento: considerando le sue effettive possibilità economiche.
Per ottenere una valutazione corretta, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato, che possa guidare nella determinazione dell’importo.
La divisione dei beni
Un altro aspetto da tenere in considerazione è la divisione dei beni. Esistono sostanzialmente due regimi patrimoniali:
- Regime della comunione dei beni: dove tutti i beni acquistati durante il matrimonio sono di proprietà di entrambi i coniugi.
- Regime della separazione dei beni: dove ogni coniuge mantiene la proprietà individuale dei beni acquistati.
Come procedere con la divisione
Nel caso di comunione dei beni, sarà necessario procedere con una divisione equa di tutti i beni mobili e immobili in possesso della coppia. Ricordiamo che, per effettuare una corretta divisione, è spesso necessario avvalersi della consulenza di un notaio.
Nel caso di separazione dei beni, la divisione risulta più semplice, ma sarà pur sempre importante definire chiaramente i confini di proprietà di ciascun bene.
La casa familiare
Un punto di centralissima importanza è la gestione della casa familiare. La legge italiana tutela il coniuge più debole, garantendogli, quando possibile, la possibilità di rimanere nell’abitazione condivisa.
Come viene assegnata la casa
L’assegnazione della casa viene stabilita dal giudice, tenendo in considerazione diversi fattori, come:
- La presenza di figli minori o economicamente non autosufficienti.
- Le condizioni economiche e di salute dei coniugi.
- La disponibilità di altre abitazioni.
Considerazioni finali
In conclusione, per una moglie che non lavora, la separazione può rappresentare un momento di grande fragilità. È quindi fondamentale che sia adeguatamente tutelata e supportata durante questo processo.
Sottolineiamo l’importanza di una consulenza legale specializzata. Un primo passo potrebbe essere una consultazione con un avvocato di fiducia o l’accesso a portali informativi specializzati come Altrodiritto per un primo orientamento.
In ogni caso, nonostante le sfide e le difficoltà, è importante avvicinarsi a questo passaggio con lucidità e consapevolezza dei propri diritti e doveri. Avvalersi di professionisti del settore e informarsi adeguatamente potrebbe fare la differenza per garantire un futuro sereno e sicuro.
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