Nel mondo dei trasporti è sempre più diffusa la consapevolezza della necessità di un cambiamento per ridurre il più possibile le emissioni di gas serra. Secondo gli ultimi dati raccolti da scienziati e ricercatori, ad oggi, l’acqua degli oceani non è mai stata così calda.
Tra l’altro, nel caso in cui questa situazione venisse ignorata l’inevitabile conseguenza sarebbe un esponenziale aumento delle temperature e l’estinzione di diversi pesci e microrganismi.
Per far fronte alla problematica si sono mossi, e si stanno muovendo, le industrie di tutti i settori. In particolare, quella dei trasporti, sia via terra che via mare. Quest’ultima, cosciente di generare oltre il 13% dell’inquinamento acquifero, sta elaborando soluzioni di trasporto sempre più sostenibile, sia a livello commerciale che turistico.
Per fare un esempio, negli ultimi anni, è stata sviluppata la nave da crociera più attenta all’ambiente che al momento ci sia in circolazione. Si tratta di un mezzo dotato di sistemi di riciclo delle acque reflue e di speciali eliche che riducono i rumori subacquei: un grande punto di partenza per i progressi futuri.
Vediamo quindi in che direzione sta andando il settore navale per contribuire al meglio alla riduzione dell’impatto ambientale e per mantenere costante la qualità e l’efficienza dei trasporti.
I cambiamenti ecologici del settore navale
Fra i cambiamenti progressivi più significativi, le barche elettriche sono in testa classifica. Dall’Italia al resto dell’Europa, le compagnie nautiche hanno implementato la possibilità ai turisti di scegliere se effettuare prenotazioni traghetti completamente elettrici.
Si tratta di navi alimentate da grandi batterie che vengono ricaricate attraverso fonti rinnovabili presso le stazioni di attracco. La soluzione ha riscosso molto successo e i vantaggi sono stati tangibili fin da subito, sia in termini di emissioni, ridotte a zero durante il funzionamento, sia per l’inquinamento acustico.
Non solo, è stato anche dimostrato quanto l’utilizzo di un trasbordo ecologico abbia minori costi operativi nel tempo. Nonostante la grande richiesta, però, non sono ancora attuabili per le tratte molto lunghe, proprio a causa della durata delle batterie.
La scelta più sostenibile, attualmente, è espressa nel trasporto ibrido. Esattamente come accade per le automobili, anche quello navale prevede una combinazione di motore tradizionale ed elettrico che permette di mantenere alta l’autonomia per molti chilometri, riducendo il consumo di carburante.
Le innovazioni tecnologiche
Ad accompagnare l’industria verso reali modifiche, si sono sviluppate nuove tecniche di progettazione e di ricerca dei materiali. I traghetti moderni vengono realizzati mirando a ridurre la resistenza aerodinamica e a migliorare l’efficienza nei consumi. Fra i materiali più idonei a questo obiettivo troviamo l’alluminio e quelli compositi.
Il connubio fra le due dona leggerezza alla barca che di conseguenza necessita di minor energia per la propulsione. Inoltre, le strutture si presentano molto più resistenti delle tradizionali e richiedono una minore manutenzione. Tutto ciò si traduce in una riduzione dell’impatto ambientale.
Infine, su molti modelli si sta cominciando a prevedere l’integrazione dei pannelli solari che, sebbene non siano sufficienti per azionare il veicolo, possono essere un importante alleato per ridurre ulteriormente i combustibili fossili.
La strada da percorrere è ancora lunga e necessita il coordinamento dei diversi soggetti interessati, come gli operatori, ma anche le istituzioni. È certo, però, che il cammino sia iniziato.