Il sonno ridotto è un fattore di rischio significativo per l’insorgenza del diabete di tipo 2 nelle donne, con effetti particolarmente evidenti nelle donne in postmenopausa. Questa connessione è emersa da diversi studi recenti che hanno esplorato il legame tra la durata del sonno e il controllo della glicemia.
Uno studio condotto dalla Columbia University Irving Medical Center ha rilevato che ridurre il tempo dedicato al sonno può aumentare il rischio di diabete nelle donne. I ricercatori hanno utilizzato tracker di attività indossabili al polso per registrare il sonno di ogni partecipante allo studio. Questi dati hanno permesso ai ricercatori di stabilire che anche una lieve riduzione del sonno può influenzare negativamente il controllo della glicemia.
Un’altra ricerca, finanziata dal National Institutes of Health, ha evidenziato che la carenza cronica di sonno può aumentare la resistenza all’insulina in donne altrimenti sane, con effetti più pronunciati nelle donne in postmenopausa. La resistenza all’insulina è un precursore noto del diabete di tipo 2, il che implica che la mancanza di sonno adeguato può essere un fattore di rischio modificabile per questa condizione.
In generale, queste scoperte suggeriscono che un sonno adeguato ogni notte potrebbe portare a un migliore controllo della glicemia e ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Questo è particolarmente rilevante per le donne in postmenopausa, che potrebbero essere più suscettibili agli effetti negativi della carenza di sonno. Gli studi epidemiologici degli ultimi anni hanno suggerito anche che le persone il cui sonno varia di giorno in giorno possono avere un rischio maggiore di sviluppare il diabete.
In sintesi, questi studi sottolineano l’importanza di un sonno regolare e sufficiente come strategia preventiva contro il diabete di tipo 2, specialmente nelle donne e, in particolare, in quelle in postmenopausa. La comprensione di come la durata e la qualità del sonno influenzano la salute metabolica è fondamentale per sviluppare interventi efficaci per ridurre il rischio di diabete e migliorare la salute generale delle donne.
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